Agevolazioni TARI 2020 obbligatorie per utenti disagiati
Le disposizioni di cui al comma 2 dell’art.57 bis del DL 26 ottobre 2019, n. 124, convertito con modificazioni dalla L. 19 dicembre 2019, n. 157, prevedono l’accesso a condizioni tariffarie agevolate alla fornitura del servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani e assimilati agli utenti domestici che si trovino in condizioni economico-sociali disagiate.
Le modalità attuative saranno stabilite da appositi provvedimenti dell’ARERA, sulla base dei principi e dei criteri individuati con DPCM su proposta del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e del Ministro dell’economia e delle finanze, da adottare entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del presente decreto.
Gli oneri derivanti dall’accesso a condizioni tariffarie agevolate alla fornitura del servizio di gestione integrato dei rifiuti urbani e assimilati da parte dei soggetti in condizioni economico-sociali disagiate saranno coperti facendo ricorso ad apposite componenti perequative da inserire nella tariffa.
Partono i PUC – Progetti Utili alla Collettività – per i percettori di Reddito di Cittadinanza
Lo scorso 8 gennaio è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale, e quindi entra in vigore, il Decreto del Ministero del Lavoro del 22 ottobre 2019 secondo il quale tutti coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza saranno tenuti a svolgere i cosiddetti Puc, ovvero i progetti utili alla collettività, presso il Comune di residenza. I soggetti interessati, sia quelli inseriti nell’ambito del Patto per il Lavoro tenuto dalle competenti Uffici per l’Impiego, sia coloro che sono invece transitati negli elenchi del Patto per l’Inclusione Sociale, potranno essere chiamati a svolgere attività non retribuite in svariati ambiti su indicazione dei Comuni. Si va dall’assistenza domiciliare alle persone anziane alla manutenzione del verde pubblico. I Comuni gestiranno tali attività socialmente utili nel momento in cui in un determinato settore si riscontrino delle necessità specifiche attraverso la predisposizione di specifici progetti che prevederanno le tempistiche, le risorse da impiegare e le persone da coinvolgere. Il progetto potrà riguardare una nuova attività oppure un potenziamento di un’opera che è già iniziata. I soggetti impiegati dovranno garantire almeno 8 ore settimanali (e fino a 16 ore previo accordo tra le parti) ; in caso di inosservanza dell’obbligo da parte dei beneficiari questi potranno subire la perdita del sussidio.