Facciamo pace col fisco
Tra saldo e stralcio, definizione agevolata, chiusura liti pendenti e rottamazione quater, è il momento giusto per fare una “pulizia” delle posizioni debitorie fiscali e previdenziali. Lo Studio Liuni offre una consulenza specialistica in tal senso esaminando le attuali posizioni ed individuando le soluzioni più economiche ritagliate sulle possibilità di rientro da parte di aziende e privati contribuenti. Per info non esitate a contattare lo Studio al n. 091.811356 o via mail: info@studioliuni.com . La soddisfazione dei clienti è la nostra mission ma anche la loro… serenità.
Fondo perduto BonuSicilia Microimprese
Sino al 5 ottobre prossimo le Microimprese Siciliane possono presentare l’istanza per ottenere un finanziamento a Fondo Perduto per sostenere le attività colpite dall’emergenza Covid.
Requisiti essenziali:
Microimpresa con sede in Sicilia iscritte alla Camera di Commercio; DURC regolare; identità digitale SPID; codice ATECO rientrante tra le attività sospese per emergenza Covid; max 10 dipendenti; max 2 milioni di fatturato.
Importi erogati: da € 5.000 ad € 35.000
Le istanze devono essere accompagnate da una certificazione a firma di un Revisore Cotabile.
Non esitate a contattarci per ulteriori info o per la predisposizione della pratica.
Obiettivi raggiunti!!!
Sono stati due mesi di duro lavoro ma alla fine l’impegno e la costanza negli studi conducono ai risultati.
“E’ stato un periodo stressante e molto faticoso”, questa la sintesi della titolare dello Studio Liuni, la dott.ssa Daniela Neglia che aggiunge: “tempestati da scadenze e novità normative da interpretare e implementare negli strumenti operativi, abbiamo lavorato con dedizione e professionalità assistendo i nostri clienti durante questa emergenza, 16 ore al giorno compresi i festivi, con l’unico obiettivo di ottenere il massimo risultato sperato.
Tutti i lavoratori dipendenti delle aziende da noi assistite hanno avuto accreditata la cassa integrazione di marzo ed aprile già nella prima decade di maggio e molte aziende hanno già ottenuto il prestito di liquidità di 25 mila euro previsto dal decreto Liquidità; adesso siamo già al lavoro per i prestiti più corposi, quelli garantiti da SACE, le richieste degli incentivi a fondo perduto e siamo pronti per le istanze dei nuovi periodi di cassa integrazione secondo le nuove modalità operative.”
DL Rilancio non pubblicato!!! Licenziamenti possibili??
E se oggi, 18 maggio, le imprese licenziano??
Il DL Curaitalia di Marzo ha previsto lo stop icenziamenti per 60 giorni, decorrenti dal 17 marzo 2020. Quindi il divieto vale fino al 16 maggio 2020. Sono soggetti a questo divieto tutti i datori di lavoro indipendentemente dal numero dei dipendenti.
Il Decreto Rilancio approvato in Consiglio dei Ministri il 13 maggio e in fase di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, allungherebbe di ulteriori 3 mesi questo divieto, ovvero fino al 16 agosto prossimo.
I cultori del diritto mi insegnano che qualsiasi norma è tale SOLO SE pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale altrimenti resta aria fritta!!! E non mi risulta, salvo smentite, che questo “tomo” dell’enciclopedia Treccani del valore di 55 miliardi di euro (una bomba atomica per dirla alla Conte), ci sia ancora.
Ergo, al di là delle sottigliezze contrattuali (preavviso si o no, motivazione illegittima che comporterebbe un semplice indennizzo e non il reintegro, buonsenso, etc), l’emergenza Covid che ha portato alla riduzione della gran parte delle attività di impresa, potrebbe senza dubbio rappresentare un “giustificato motivo oggettivo” che, ai sensi dell’art.3 della L.64/1996, consente il licenziamento dei lavoratori.
Quindi, amici lavoratori dipendenti, attenti ad eventuali mail e sms che potrebbero arrivare dal vostro datore di lavoro con oggetto “Comunicazioni importanti” …
Fase 2: Protocolli definitivi per riparture
Con la riunione di ieri pomeriggio in Conferenza Stato/Regioni sono stati finalmente definiti i protocolli di sicurezza per le varie attività che da Lunedì 18 maggio potranno riaprire in base alle disposizioni di ciascuna Regione.
Ecco una scheda riepilogativa dei principali interventi previsti dal DL Rilancio del 13 maggio 2020 (fonte: Lega delle Autonomie Locali).
Attendiamo strumenti operativi…
Decreto Liquidità
Attivate le procedure per la richiesta dei prestiti fino a 25.000 euro.
Dopo il via libera della Commissione Europea sul decreto “Liquidità”, è stato definito e pubblicato il modulo per avanzare l’istanza per l’attivazione della garanzia dei micro prestiti cui le piccole e medie imprese ed i professionisti possono accedere per poi ottenere un finanziamento massimo di 25.000 euro entro il prossimo 31 dicembre 2020.
Il finanziamento, che comunque deve essere richiesto alla propria banca, è disciplinato dall’art.13, lett.m) del DL n.23 dell’8 aprile (c.d. decreto “liquidità”), e prevede la possibilità di richiedere un prestito assistito da garanzia rapportato al 25% dei ricavi registrati nell’ultimo bilancio del 2019 (ove già approvato nel 2020) ovvero dei ricavi desumibili dall’ultima dichiarazione fiscale (ricavi 2018 essendo l’ultima dichiarazione quella presentata nel 2019), con un massimo di 25.000 euro.
Se, per esempio, ho registrato, nel 2018, 60 mila euro di ricavi, potrò richiedere un prestito garantito di 15 mila euro. Il massimo del prestito (25 mila euro) può essere richiesto ove i ricavi registrati siano uguali o superiori a 100 mila euro.
Occorre chiarire, però, alcuni aspetti fondamentali:
- La garanzia per questi prestiti non ha alcun costo diretto, è nella misura del 100% ed opera in favore degli istituti di credito e NON dell’impresa beneficiaria; ove, quindi, per qualsiasi motivo, il prestito non venisse in tutto o in parte rimborsato alla banca, solo questa è garantita ed il “Fondo Piccole e Medie Imprese” rimborserà l’istituto di credito e, successivamente, si rivarrà sul beneficiario per il recupero delle somme;
- Per ottenere la garanzia occorre rilasciare alcune dichiarazioni sotto forma di “dichiarazione sostitutiva” ex DPR 445/2000 tra le quali anche quella di “aver subito un danno” dalla situazione emergenziale legata alla diffusione del COVID-19;
- Il prestito viene erogato dalla propria banca che si interesserà anche di inoltrare l’istanza per l’attivazione della garanzia presso il “Fondo Piccole e Medie Imprese”; il decreto prevede il rilascio automatico e gratuito della sola garanzia e non impone alle banche l’erogazione dei prestiti; in teoria, essendoci la garanzia totale dello stato, le banche potrebbero soprassedere sulla valutazione del cosiddetto merito creditizio ma ciò è un aspetto discrezionale che comunque l’ABI (Associazione Bancaria Italiana) sta cercando di disciplinare con una circolare indirizzata a tutto il sistema bancario;
- Il prestito, ove concesso, deve essere restituito entro sei anni con possibilità di usufruire di 24 mesi di preammortamento (in pratica i primi due anni si pagano solo gli interessi e nei successivi 4 anni si restituisce il prestito in rate comprensive di capitale ed interessi);
- Il prestito HA UN COSTO per interessi da riconoscere alla banca da parte dell’impresa beneficiaria; il decreto però fissa dei paletti massimi per cui, in base agli attuali livelli interbancari di remunerazione del denaro e di spread massimo applicabile, i tassi dovrebbero oscillare tra l’1,20% ed il 2,00% annui;
- In base al combinato disposto di alcuni articoli dello stesso decreto (anche se nel merito si attendono espliciti chiarimenti che potrebbero arrivare anche in fase di conversione in legge), tali prestiti potranno essere utilizzati per il pagamento dei dipendenti, per investimenti e come capitale circolante (nella pratica quasi tutto ad eccezione della remunerazione del capitale di rischio e del rimborso di autofinanziamenti).
Per ulteriori chiarimenti non esitate a contattare lo Studio Liuni.
Emergenza CoronaVirus: arrivano le proroghe
Pubblicato il DL n.9 del 2 marzo con il quale, all’art.1, vengono prorogati alcuni termini relativi ad adempimenti fiscali in scadenza. Si tratta del rinvio al 31 marzo prossimo della trasmissione delle Certificazioni Uniche (CU 2020) all’AdE già previste per il 9 marzo. Il provvedimento è generalizzato a tutti i soggeti/contribuenti e non solo a quelli interessati dalle “zone rosse a rischio” coinvolte dall’emergenza coronavirus. Le misure urgenti previste dal Decreto riguardano anche lo slittamento al 5 maggio del termine per la messa a disposizione delle dichiarazioni precompilate nonché al 30 settembre la presentazione dei modelli 730. Le dichiarazioni 770/2020 passano al 2 novembre 2020 come pure le Certificazioni Uniche non rilevanti per la predisposizione delle dichiarazioni precompilate.
https://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2020-03-02&atto.codiceRedazionale=20G00026&queryString=%3FmeseProvvedimento%3D03%26formType%3Dricerca_semplice%26numeroArticolo%3D%26numeroProvvedimento%3D9%26testo%3D%26annoProvvedimento%3D2020%26giornoProvvedimento%3D2¤tPage=1